martedì 25 settembre 2007

Chi siamo

Siamo Agostino e Cinzia Sella. Abbiamo 3 figli: Gabriele, di 8 anni, Samuele di 7 e Gaia di 3 anni. Da sette anni gestiamo l'opera salesiana di Piazza Armerina, da quando le suore salesiane hanno deciso di lasciare la città a causa della scelta di ridurre la loro presenza in alcune zone della Sicilia a causa della mancanza di vocazioni. Da allora, cioè dal 2001 la nostra famiglia, gestice l'oratorio e l'intera. Vivere in oratorio, di avere una famiglia aperta ai giovani, è stata da sempre la nostra vocazione. La nostra storia è sempre stata caratterizzata dall'amore di coppia e dal nostro progetto di vita che è appunto quello di avere una famiglia aperta. Naturalmente anche i nostri figli vivono, anche se piccoli, con noi questa esperienza. Per loro è una cosa naturale. Dopo pranzo, tutti insieme andiamo in oratorio. Ognuno va nel suo ambito. Loro naturalmente dopo aver fatto doposcuola con gli altri bambini vanno subito in cortile. Molti ci dicono: "ma come fate con 3 figli a gestire l'oratorio". Ma, anche se sembra paradossale, quando l'oratorio è aperto per non la gesitone dei figli è più semplice. I bambini stanno con gli altri e fanno le nostre stesse attività. La mattina è dedicata al lavoro. Ognuno di noi due svolge il suo lavoro, archietto Agostino e psicologa Cinzia.

Lo statuto di Don Bosco Family

ATTO COSTITUTIVO


“Don Bosco family - onlus”.

Oggi, 17 luglio 2006, alle ore 17 sono presenti nella sede di via Giorgio Amendola 20, denominato “Campo Don Bosco” a Piazza Armerina i seguenti signori:
· Barbanti Giuseppa, nata a Militello in Val di Catania il 25/02/1944, residente a Catania Via Caronda, 224 C.F. BRBGPP44B65F209A, suora salesiana, Figlia di Maria Ausiliatrice;
· Sella Agostino, nato a Piazza Armerina (En) il 2/7/1967, ed ivi residente in via Mons. Sturzo 89, codice fiscale SLL GTN 67L02 G580P, cooperatore salesiano;
· Sireci Maria Agnese, nata a Caltavuturo PA il 21/06/1935, residente a Caltagirone Via Portosalvo,6 C.F. SRCMGN35H61B430T, suora salesiana, Figlia di Maria Ausiliatrice;
· Vella Cinzia Emanuela, nata a Vittoria (RG) il 23/5/1969, residente a Gela (RG) in via Ermocrate 79, VLL CZM 69E63 M088S, cooperatrice salesiana;
I sopraccitati signori hanno manifestato la volontà democratica di costituire l’associazione denominata “Don Bosco family - onlus”.
L’associazione Don Bosco Family, Onlus, senza scopo di lucro, è regolata dalle norme dello statuto che si allega al presente atto costitutivo sotto la lettera “A” per farne parte integrante (Statuto di n. 23 articoli). La durata dell’associazione è prevista fino al 2100 e potrà essere cambiata dall’assemblea straordinaria secondo le regole fissate dalla Statuto.

Gli organi dell’associazione sono:
· L’assemblea dei soci
· Il consiglio direttivo
· Il presidente
· Il collegio dei revisori dei conti

Dopo ampia discussione i soci eleggono all’unanimità Vella Cinzia Emanuela, presidente dell’associazione Don Bosco Family e suor Sireci Maria Agnese vice presidente.
Il consiglio direttivo sarà formato da Agostino Sella, Suor Agnese Sireci, Cinzia Emanuela Vella e Suor Barbanti Giuseppina.

Con la presente si da inoltre mandato al presidente di:
· Registrare il presente atto presso gli uffici competenti ai sensi e per gli effetti del D. lgl. 460/97 con relative spese a carico dell’associazione stessa
· presentare progetti compatibili con gli obiettivi e le finalità del presente statuto presso gli enti territoriali, comunali, provinciali e regionali, presso l’Unione Europea, le agenzie delle Nazioni Unite, e presso altri enti, pubblici, privati e religiosi che emanano bandi che si conciliano con gli scopi dell’associazione Don Bosco Family.

Piazza Armerina 17 luglio 2006

I soci fondatori:


Barbanti Giuseppa
Firmato

Sella Agostino
Firmato

Sireci Maria Agnese
Firmato

Vella Cinzia Emanuela
Firmato

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE
ALL. “A”
“Don Bosco Family - onlus”
Articolo 1
(denominazione e sede)E' costituita una associazione non a scopo di lucro denominata "DON BOSCO Family - ONLUS". L'associazione - agli effetti fiscali - assume la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale adottandone l'acronimo ONLUS in conformità al D.L. n. 460/97 e successive modificazioni ed integrazioni. L’associazione non persegue fini di lucro, ed è aperta a tutte le persone senza distinzione di nazionalità, di genere, di razza, di lingua, di religione. L’organizzazione ha sede legale a Piazza Armerina (En), in via Giorgio Amendola 20 a Piazza Armerina. L’Associazione potrà partecipare, quale Socio in Associazioni aventi finalità analoghe. L’Associazione, per perseguire i propri scopi, potrà intrattenere rapporti di collaborazione, cooperazione e scambio con soggetti aventi gli stessi scopi in Italia ed all’Estero.

Articolo 2
(obiettivi dell’Associazione)
L’Associazione non ha scopo di lucro ed è apartitica. L’associazione è motivata dalla decisione dei soci di promuovere la formazione integrale e sociale dell’uomo, con particolare attenzione ai giovani che vivono situazioni di disagio sociale, economico ed intellettuale, all’interno di un articolato progetto di uomo ispirato alla visione cristiana, al sistema educativo-pastorale di Don Bosco ed agli apporti della tradizione educativa salesiana. Le attività dell’associazione saranno ispirate in particolare ai seguenti principi:
a) Creare centri educativi e ricreativi in favore della gioventù, in particolare quella femminile, in collaborazione con le Figlie di Maria Ausiliatrice;
b) valorizzare esperienze associative ad integrazione delle azioni educative e formative dei giovani in particolare attraverso la gestione di oratori secondo lo stile salesiano;
c) promuovere forme di accoglienza per i minori disagiati, ed i minori in genere, secondo le indicazioni e le modalità previste dalla normativa vigente in materia di affido e di educazione;
d) promuovere ed educare alla pace, alla nonviolenza, alla sicurezza umana universale, alla pacifica convivenza, alla valorizzazione delle differenze esistenti tra le persone e tra i popoli;
e) promuovere interessi turistici, culturali, linguistici, sociali, religiosi e di solidarietà, valorizzando i rapporti con il territorio locale, nazionale ed internazionale;
f) sensibilizzare ed educare alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio artistico - culturale nazionale;
g) dare forza giuridica e di rappresentanza alle attività nell’area del tempo libero e del turismo giovanile e sociale;
h) potenziare e difendere i diritti di partecipazione attiva alla tutela ed all’utilizzo dei beni ambientali e delle relative caratteristiche socio-culturali e sollecitarne i doveri;
i) promuovere ed educare al rispetto ed alla tutela dei diritti umani, all’uguaglianza ed alla pari dignità tra le donne e gli uomini, tra le razze, le religioni e le culture;
j) promuovere ed educare ad una cooperazione fondata sulla giustizia e l’equità nei rapporti fra le persone ed i popoli per il prioritario soddisfacimento dei bisogni essenziali materiali, culturali e spirituali di tutta l’umanità, attraverso un progetto di sviluppo umano sostenibile per le attuali e le future generazioni;

Articolo 3
(Attuazione delle finalità)
Gli obiettivi di cui all’art. 2, saranno perseguiti attraverso le seguenti attività:
1. attività di animazione socio culturale e ricreativa, in linea con il sistema preventivo di Don Bosco.
2. attività di animazione economica ispirata ai principi di economia di comunione.
per le attività di animazione socio-culturale e ricreativa l’Associazione intende soprattutto:
1. gestire centri educativi e ricreativi in favore della gioventù, in particolare quella femminile, in collaborazione con le Figlie di Maria Ausiliatrice
2. gestire, direttamente od in convenzione con enti pubblici o soggetti privati, strutture per la concreta attuazione delle finalità dell’Associazione, quali: oratori, case di accoglienza, centri diurni, comunità e case alloggio etc.;
3. realizzare attività di prevenzione del disagio ed assistenza alle fasce deboli caratterizzate dall’esclusione sociale con particolare riferimento all’attuazione dei programmi della Comunità Europea (doposcuola, assistenza ai minori, progetti di formazione per minori a rischio, attività di recupero delle fasce deboli, progetti di formazione per formatori, assistenza e consulenza agli enti territoriali nel campo della prevenzione e dei servizi sociali alle fasce deboli);
4. promuovere ed organizzare, anche attraverso la promozione di gruppi, attività artistiche di qualsiasi genere (teatrali, cinematografiche, musicali, arti figurative, ecc.);
5. promuovere ed organizzare, anche attraverso la promozione di gruppi, attività di socializzazione (cineforum, videoteca, ludoteca, conferenze, incontri., ecc.);
6. promuovere ed organizzare, anche attraverso la promozione di gruppi, attività ricreative (animazione dei quartieri, gruppi giovanili, organizzazione di dibattiti, tavole rotonde, seminari, mostre, convegni, congressi, cineforum, centri di documentazione; pubblicazione di libri e di bollettini; produzione di audiovisivi; organizzazione di proiezioni e di trasmissioni radio-televisive e telematiche);
7. realizzare e promuovere forme di turismo sociale, culturale e religioso attraverso l’adesione all’Associazione Nazionale del Turismo Giovanile Salesiano e secondo le norme interne di questa, e la organizzazione e promozione di iniziative per il tempo libero e per il turismo sociale e dei giovani;
8. collaborare con enti pubblici o privati che promuovono il turismo sociale e giovanile, la salvaguardia dell’ambiente e dei beni culturali ed artistici;
9. promuovere le risorse umane anche attraverso la promozione e la gestione di corsi di formazione professionale per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, nonché corsi di aggiornamento professionale per favorire la permanenza nel mondo del lavoro;
10.promuovere ed organizzazione attività di volontariato;
11.offrire ogni prestazione di servizi, in via sussidiaria e meramente strumentale, per il concreto conseguimento delle finalità istituzionali dell’Associazione

per le attività di animazione socio-economica l’Associazione intende soprattutto:
1. favorire, promuovere e praticare forme di commercio e di produzione equo-solidale;
2. favorire e promuovere la cultura della cooperazione e forme di collaborazione e di partenariato (tecnico e commerciale) tra imprese o realtà imprenditoriali;
3. favorire e promuovere la cultura imprenditoriale attraverso l’organizzazione di corsi di formazione professionale, convegni, incontri con i giovani delle scuole ecc.;
4. favorire l’accesso alle informazioni sulle opportunità di sviluppo ed investimento attraverso l’accesso a banche dati telematiche, pubblicazioni periodiche specifiche, studi e ricerche economico-statistiche, creazione e gestione di un “mercato locale delle idee imprenditoriali e delle proposte di collaborazione”;
5. proporre e suggerire la partecipazione a progetti ed idee imprenditoriali;
6. operare una sistematica ricognizione ed inventariazione delle risorse umane e delle idee imprenditoriali presenti sul territorio e disponibili per progetti di sviluppo imprenditoriale;
7. favorire l’accesso agli strumenti ed agli incentivi finanziari alla nuova imprenditoria;
8. certificazione delle valutazioni e degli studi di fattibilità condotti sui progetti imprenditoriali per i quali si chiede la partecipazione di terzi finanziatori;
9. collaborare e supportare gli attori presenti sul territorio (soprattutto gli enti pubblici territoriali), per la formazione, la definizione e la realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo integrato e sostenibile del territorio;
10.promuovere progetti di condivisione, di sostegno e di cooperazione decentrata con le popolazioni che vivono in situazioni di conflitto armato, di sfruttamento o di emarginazione.

Articolo 4
(finalità interne)
L’associazione intende costituire uno spazio di aggregazione, di progettazione comune e di partecipazione democratica per quanti si riconoscono nelle finalità del presente statuto. Al fine di potenziare e qualificare la propria attività, l’associazione fornisce servizi ai propri soci e a terzi che ne facciano richiesta, in via sussidiaria e meramente strumentale, per il concreto conseguimento delle finalità istituzionali dell’Associazione. In particolare si impegna a:
· coordinare le attività e promuovere la comunicazione tra i soci;
· curare la formazione permanente dei soci rispetto alle finalità statutarie;
· favorire l’autonomia e la creatività dei gruppi a livello locale.

Articolo 5
(rapporti con altre Associazioni)
L’associazione si impegna promuovere altre associazioni con gli stessi scopi e finalità a livello locale. Tali nuove associazioni potranno aderire all’associazione madre DON BOSCO FAMILY. Le associazioni locali sono tenute ad armonizzare il loro statuto a quello dell’associazione madre. L’Associazione madre DON BOSCO FAMILY nominerà un delegato all’interno del direttivo delle associazioni locali.

Articolo 6
(membri dell'Associazione)
Sono membri dell'Associazione DON BOSCO FAMILY i soci fondatori e solo le persone fisiche che si impegnano a contribuire alla realizzazione degli scopi dell'Associazione. I soci dovranno essere prevalentemente coppie sposate con un riconosciuto stile di vita salesiano o Figlie di Maria Ausiliatrice, con lo scopo di gestire comunità laiche che possono anche essere integrate con le Figlie di maria Ausiliatrice in favore della gioventù.
Le quote o il contributo associativo sono intrasmissibili, e non sono soggette a rivalutazione. Non sono ammesse partecipazioni solo temporanee alla vita associativa.

Articolo 7
(criteri di ammissione dei soci)
L'ammissione a socio, deliberata dal Consiglio Direttivo dopo aver visionato il curriculum salesiano di coloro i quali fanno domanda. Essa è subordinata alla presentazione di apposita domanda scritta da parte degli interessati e rivolta al Presidente dell’Associazione. La qualità di socio viene acquistata per libera scelta e solo con il conseguente impegno al rispetto delle norme del presente Statuto. Il Consiglio Direttivo cura l'annotazione dei nuovi aderenti nel libro dei soci e che gli stessi versino la quota associativa stabilita e deliberata annualmente. In caso di reiezione della domanda di adesione il richiedente può reiterare la richiesta, ed il Consiglio Direttivo deve investirne l’Assemblea dei Soci.

Articolo 8
(criteri di esclusione alla carica di socio)
La qualità di socio si perde:
· per scioglimento dell’Associazione
· per dimissioni scritte inoltrate al Presidente
· per mancato versamento della quota associativa per due anni consecutivi trascorsi due mesi dall'eventuale sollecito
· per comportamento giudicato dal Consiglio Direttivo contrastante con gli scopi e lo stile dell'Associazione
· per persistenti violazioni degli obblighi derivanti dallo statuto o a quelli derivanti dalle delibere del Consiglio Direttivo
· per tre assenze consecutive ingiustificate alle assemblee

La perdita della qualità di socio è dichiarata dall'Assemblea dei Soci su proposta del Consiglio Direttivo. In ogni caso prima di procedere all'esclusione, devono essere contestati per iscritto al socio gli addebiti che allo stesso vengono mossi, consentendo la facoltà di replica. Il recesso da parte dei soci deve essere comunicato in forma scritta all'Associazione almeno due mesi prima dello scadere dell'anno in corso.

Articolo 9
(diritti e doveri degli associati)
I Soci sono obbligati:
· ad osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate degli organi associativi
· a mantenere sempre un comportamento degno nei confronti dell'Associazione
· a versare la quota associativa come fissata dagli organi dell’Associazione
· a partecipare, secondo le proprie disponibilità e competenze, alle attività dell’Associazione
· a favorire la circolazione delle informazioni sulle iniziative e sull’attuazione dei progetti promossi dall’Associazione.

I Soci hanno diritto:
· a partecipare a tutte le attività promosse dell'Associazione
· a partecipare all'Assemblea dei Soci con diritto di voto, se maggiorenni
· ad eleggere gli organi dell’associazione con le modalità fissate nel presente Statuto

Articolo 10
(organi dell'Associazione)
Organi dell'Associazione sono
· l'Assemblea dei Soci
· il Consiglio Direttivo
· il Presidente
· il Collegio dei Revisori dei Conti




Articolo 11
(l'Assemblea)
L’assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione. L'Assemblea è composta da tutti i soci e può essere ordinaria o straordinaria. Ogni associato ha diritto ad un solo voto. L'assemblea ordinaria indirizza tutta l'attività dell'associazione ed inoltre:
· approva il bilancio, consuntivo e preventivo, relativamente ad ogni esercizio, da presentare al Comitato Regionale Turismo Giovanile e Sociale di cui all’art. 5 del presente statuto
· elegge tra i soci, almeno ogni sei anni, i componenti del Consiglio Direttivo; elegge, altresì il Presidente dell’Associazione con votazione separata
· delibera l'eventuale regolamento interno e le sue variazioni;
· delibera l'esclusione dei soci dalla Associazione su proposta del Consiglio Direttivo;
· si esprime sulle reiezione di domande di ammissione di nuovi associati;
· elegge, ogni sei anni, i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, segliendoli anche tra non soci
· delibera su ogni altro tema all’ordine del giorno

L'assemblea Ordinaria viene convocata dal Presidente almeno una volta all'anno, ed entro il 30 aprile per l'approvazione del bilancio dell'anno precedente, e per l’eventuale rinnovo delle cariche sociali. Il Bilancio Preventivo ed il Programma Annuale delle attività devono essere presentate all’Assemblea entro dicembre dell’anno precedente. L'Assemblea Straordinaria delibera sulle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto, sullo scioglimento anticipato, sulla proroga della durata dell'Associazione e su ogni altro tema posto all’ordine del giorno. L'assemblea ordinaria e quella straordinaria sono presiedute dal Presidente o, in sua assenza, dal Vice-Presidente. Le convocazioni devono essere effettuate personalmente mediante avviso scritto o telefonico, almeno otto giorni prima della data della riunione; per almeno otto giorni l’avviso di convocazione deve restare affisso alla bacheca presso la sede dell’associazione. L'Assemblea deve essere convocata, dal Presidente, tanto in seduta ordinaria che straordinaria:
· per decisione del Presidente
· per decisione del Consiglio Direttivo
· per richiesta del Collegio dei Revisori dei Conti

Articolo 12
(costituzione dell'Assemblea)
Può essere sia ordinaria che straordinaria, ed è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà più uno dei soci. In seconda convocazione che può avere luogo nello stesso giorno fissato per la prima, l'Assemblea è validamente costituita con la presenza di almeno un quinto dei soci.

Articolo 13
(deliberazioni dell'Assemblea)
Le deliberazioni della Assemblea sono valide quando siano approvate dalla maggioranza dei presenti, eccezione fatta per la deliberazione riguardante l'eventuale scioglimento anticipato dell'Associazione e relativa devoluzione del patrimonio residuo, che deve essere adottata con la presenza ed il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati. In caso di parità prevale il voto del Presidente dell’Assemblea. Delle delibere assembleari deve essere data pubblicità mediante affissione alla bacheca presso la sede del relativo verbale.

Articolo 14
(il Consiglio direttivo)
Il Consiglio direttivo è formato da un numero di membri pari a quattro. I quattro membri eletti del Consiglio Direttivo rimangono in carica sei anni, sono rieleggibili e possono essere scelti esclusivamente tra gli associati. Nel caso in cui, per dimissioni o altre cause, uno dei componenti del Consiglio decada dall'incarico, il Consiglio Direttivo può provvedere alla sua sostituzione nominando il primo tra i non eletti che rimane in carica fino allo scadere dell'intero Consiglio. Nel caso decada oltre la metà dei membri del Consiglio, l'Assemblea deve provvedere alla nomina di un nuovo Consiglio. Il Presidente dell’Associazione è anche Presidente del Consiglio Direttivo; il Consiglio Direttivo nomina al suo interno un Vice Presidente, un Segretario che funge anche da Tesoriere.
Al Consiglio direttivo spetta di:
· curare l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea
· predisporre il bilancio preventivo e consuntivo con separata indicazione dei proventi derivanti dalle attività strumentali ed accessorie di natura commerciale
· definire e predisporre il programma annuale, con gli obiettivi e i progetti prioritari da realizzare
· nominare al proprio interno il Vicepresidente, il Segretario ed il Tesoriere
· deliberare sulle domande di nuove adesioni, rimettendo all’Assemblea dei soci le richieste di adesione ripresentate dopo un primo rifiuto e le proposte di esclusione dei soci
· provvedere agli affari di ordinaria e straordinaria amministrazione che non sono spettanti all'Assemblea dei soci
· adottare provedimenti d’urgenza nel rispetto del presente Statuto
· presentare progetti in conformità al presente Statuto, richiedere e ricevere contributi pubblici o privati per la realizzazione delle attività sociali
· determinare i limiti di importo ento i quali il presidente può assumere impegni di spesa, fermo restando l’obbligo di successiva comunicazione al Consiglio Direttivo
· stabilire l'entità della quota associativa annuale e le modalità di riscossione
· deliberare l’adesione ad altri organismi associativi, purchè coerenti con le finalità istituzionali dell’Associazione

Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente, o in sua assenza dal Vicepresidente. Il Consiglio Direttivo è convocato ogni qualvolta il Presidente, o in sue veci il Vicepresidente, lo ritenga opportuno.
Le convocazioni devono essere effettuate personalmente mediante avviso scritto o telefonico; assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole della maggioranza egli intervenuti; in caso di parità prevale il voto del Presidente; non sono ammesse deleghe. Decadono dalla carica i membri che, senza giustificati motivi, non partecipano ad almeno tre riunioni consecutive. I verbali di ogni adunanza del Consiglio Direttivo, redatti a cura del Segretario e sottoscritti dallo stesso e da chi ha presieduto l'adunanza, vengono conservati agli atti; i soci possono prenderne visione a semplice richiesta. Di ogni verbale di riunione deve essere predisposto sunto da affiggere all’albo dell’Associazione. Stessa pubblicità deve essere data ai progetti di bilancio preventivo e consuntivo prima che questi vengano sottoposti all’Assemblea dei Soci.
Articolo 15
(il Presidente)
Il Presidente, eletto dall'Assemblea con votazioni separate, ha il compito di presiedere il Consiglio Direttivo nonché l'Assemblea dei soci. Al Presidente è attribuita la rappresentanza dell'Associazione di fronte a terzi ed in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento le sue funzioni spettano al Vicepresidente. Il Presidente cura l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo e in caso d'urgenza, ne assume i poteri chiedendo ratifica allo stesso dei provvedimenti adottati nell'adunanza immediatamente successiva. La carica di Presidente ha durata di sei anni; è possibile la rielezione. Il presidente ha la facoltà di assumere o licenziare lavoratori e nominare consulenti e procuratori per determinati atti. Il presidente può per la realizzazione dei progetti inerenti gli scopi statutari o per altre questioni inerenti le attività delle associazioni delegare soci o membri esterni.

Articolo 16
(Revisori dei conti)
Ai Revisori dei conti spetta, nelle forme e nei limiti d'uso il controllo sulla gestione amministrativa dell'associazione. Essi devono indirizzare la loro relazione all'Assemblea relativamente ai bilanci consuntivi e preventivi predisposti dal Consiglio Direttivo.

Articolo 17
(Elezione dei Revisori dei conti)
I Revisori dei conti sono nominati dall'Assemblea, solo qualora questa lo ritenesse opportuno, ed in un numero di tre. Durano in carica sei anni e sono rieleggibili. Potranno essere scelti in tutto o in parte fra persone estranee all'Associazione, avuto riguardo della loro competenza.

Articolo 18
(gratuità delle cariche associative)
Ogni carica associativa ed ogni prestazione viene ricoperta a titolo gratuito salvo i rimborsi previsti per le spese effettivamente sostenute, previa esibizione della documentazione di spesa. L’Assemblea dei Soci potrà deliberare l’erogazione di compensi o rimborsi spese forfettari, su motivata richiesta degli interessati, legandoli alla quantità e qualità del lavoro svolto a favore dell’Associazione ed al sacrificio che l’impegno comporta per chi ricopre la carica.
Articolo 19
(entrate dell'Associazione)
Le entrate dell'Associazione sono costituite:
· dalle quote associative, il cui versamento è previsto in una quota unica annuale, nella misura fissata dall'assemblea in sede ordinaria;
· dai contributi, annui o straordinari, che i singoli soci o terzi vorranno versare a loro insindacabile giudizio;
· dai contributi dello Stato, di enti e istituzioni pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
· da donazioni e lasciti testamentari;
· da rimborsi derivati da convenzioni;
· da entrate derivanti da attività produttive e commerciali marginali e strumentali;
· da beni mobili e immobili acquisiti in proprietà dall’associazione, nonché dai proventi da questi ritraibili;
· da ogni altro tipo di entrata non in contrasto con le finalità dell’associazione.
· Da donazioni nelle denunzie dei redditi dei cittadini, tipo 5 per mille o simili
I proventi derivanti da attività commerciali o produttive marginali e strumentali sono inseriti in apposita voce del bilancio dell’organizzazione; l’assemblea delibera sulla utilizzazione dei proventi, che deve essere comunque in armonia con le finalità statutarie dell’organizzazione. È vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
Articolo 20
(diritti dei Soci al patrimonio sociale)
Il patrimonio sociale è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi sociali e pertanto i Soci non vantano alcun diritto sullo stesso.
Articolo 21
(esercizi sociali)
L'esercizio sociale inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. La tenuta della contabilità dell'Associazione spetta al Tesoriere.
Articolo 22
(norma finale)
Lo scioglimento dell’Associazione è deliberata dall’Assemblea straordinaria. Il patrimonio residuo dell’ente deve essere devoluto ad associazione con finalità analoghe o per fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190 della legge 23.12.96, n. 662.
Articolo 23
(rinvio)
Per quanto non espressamente riportato in questo statuto si fa riferimento al codice civile e ad altre norme di legge vigenti in materia.

Piazza Armerina 17 luglio 2006
I soci fondatori dell’associazione Don Bosco Family:

Barbanti Giuseppa
Firmato

Sella Agostino
Firmato

Sireci Maria Agnese
Firmato

Vella Cinzia Emanuela
Firmato

STATUTO REGISTRATO il 16 agosto al n. 1414 serie 30 ufficio registro di Enna